Domande e risposte

Commissione dottrinale – International Catholic Charismatic Renewal Services

Anno 2012

 

Il Battesimo nello Spirito Santo è l’amore del Padre riversato nel nostro cuore. Affinché il cuore umano sia disposto nel modo giusto a ricevere questo amore divino, la persona deve poter dichiarare come il salmista: “Saldo è il mio cuore, o Dio; saldo è il mio cuore!” (Sal 57,8). Ma cosa accade quando qualcuno che desideri ricevere il battesimo nello Spirito vuole anche persistere in una “situazione di peccato ”? In tal caso siamo di fronte a una crisi del cuore, un cuore in crisi di prontezza e disponibilità, dato che la chiave per esserlo è il pentimento.

Per esempio, che accade se un uomo e una donna che vivono insieme fuori dal matrimonio frequentano un Seminario di vita nuova nello Spirito e vogliono ricevere la preghiera per il battesimo nello Spirito? I responsabili del Seminario devono invitare la coppia con fermezza, e con amore, al pentimento e all’azione concreta che manifesti il pentimento: in questo caso, sposarsi o interrompere la convivenza. Se non intendono farlo, allora pregare su di loro per il battesimo nello Spirito non sarebbe in accordo con i requisiti di un cuore saldo, pronto.

Il fatto che il pentimento sia necessario affinché le persone siano ben disposte a ricevere il battesimo nello Spirito Santo è manifestato nella provvidenziale successione preparata da Dio stesso: Giovanni-prima- di-Gesù. Per preparare la missione di suo Figlio, il nostro Padre celeste ha stabilito un prerequisito. Il Vangelo di Luca illustra la venuta di Giovanni Battista, il precursore, come preparazione alla venuta di Gesù (Luca 1,5-80; 3,1-22). Giovanni, la cui missione era il battesimo di pentimento, è stato mandato prima di Gesù, la cui missione (come la descrisse Giovanni) era il battesimo nello Spirito Santo (Mt 3,11). Giovanni fu mandato per far sì che il terreno del cuore di Israele fosse arato dal pentimento, in modo da preparare la via a Gesù, sorgente della vita nuova nello Spirito Santo. Giovanni-prima-di- Gesù è un principio inequivocabile nel piano di salvezza di Dio.

Pietro non esitò ad applicare questo principio la mattina di Pentecoste, quando lo Spirito venne effuso in adempimento alla profezia di Gioele. Pietro, pieno di Spirito Santo, esortò la folla a “pentirsi e a farsi battezzare” per poter ricevere il perdono e il dono dello Spirito Santo. “Salvatevi”, disse alla moltitudine, esortando ciascuno a scegliere liberamente ad aprire quella maniglia della porta del proprio cuore che sta dalla parte interna (cfr. Ap 3,20). In tremila, quel giorno, “accolsero la sua parola e furono battezzati” mentre, a quanto pare, altri non lo fecero (Atti 2,41).

Così Pietro stabilì un principio pastorale senza tempo per servire l’opera dello Spirito. Il Rinnovamento Carismatico Cattolico segue questo principio quando centra l’attenzione della quarta sessione del Seminario di vita nuova nello Spirito sulla metanoia, il pentimento o “cambio di direzione” da qualunque cosa che blocchi la nostra relazione con Dio. È stato questo il modello seguito sin dalla prima pubblicazione sui Seminari, uscita più di quarant’anni fa (Life in the Spirit Seminar Team Manual, 1971). L’invito al pentimento, strategicamente collocato subito prima della sessione in cui si prega sulle persone affinché ricevano il battesimo nello Spirito Santo, riflette una comprensione fondamentale del Rinnovamento.

Così, dal punto di vista pastorale, prima di pregare per l’effusione dello Spirito cerchiamo sempre di suscitare il pentimento. Durante la quarta sessione del Seminario di solito viene offerto anche il sacramento della Riconciliazione. Spesso i preti riferiscono che quelle confessioni sono tra le più appassionate, piene di pentimento e di grazia che abbiano mai ascoltato. Evitare, in questo contesto, di invitare la gente al pentimento sarebbe cattiva pratica pastorale, poiché lascia intatta la situazione di peccato, rattristando così lo Spirito Santo anziché accoglierlo, e allo stesso tempo aprendo implicitamente una strada alla disgregazione della comunità carismatica o gruppo di preghiera.

Alcune delle “situazioni di peccato” che si incontrano sono molto difficili; per esempio, il caso di chi è divorziato e si è risposato senza che il precedente matrimonio fosse dichiarato nullo. Tuttavia, chi desidera pregare per il battesimo nello Spirito Santo, una volta che la circostanza sia nota, non deve imporre le mani ma elevare il proprio cuore al Signore. Chiaramente è un dilemma che solo Cristo può risolvere… Lui, che solo ha ricevuto “ogni potere in cielo e in terra” (Mt 28,18).

Talvolta il Signore elimina le barriere per il pentimento in modi sorprendenti, in particolare attraverso la preghiera di intercessione. Le soluzioni possono giungere da ovunque e in qualsiasi modo. Sappiamo tuttavia che il nostro ruolo particolare in queste cose deve essere umile e circoscritto. Portare la gente al pentimento autentico prima di pregare per il battesimo nello Spirito Santo rimane una saggia pratica pastorale.

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